Ogni anno, l’8 Giugno, si celebra la Giornata mondiale degli Oceani
Istituita dalle Nazioni Unite, questa giornata ha l’obiettivo di presentare e sensibilizzare ciascuno di noi sui problemi che gli oceani stanno vivendo, promuovendo la salvaguardia degli ecosistemi marini tramite azioni concrete.
Il tema di questo 2022 è “L’Oceano: vita e mezzo di vita”
Ogni giorno gli ecosistemi marini vengono esposti a diversi pericoli che possono compromettere la loro sopravvivenza futura. Eliminare queste minacce è possibile e deve essere una priorità.
Tutelare queste enormi culle d’acqua dove è nata la vita, dove oggi sono presenti l’80% delle specie viventi e che producono più del 50% dell’ossigeno è uno degli obiettivi di Gottifredi Maffioli e dei navigatori oceanici dei quali l’azienda è partner tecnico.
Uno dei passi importanti fatti da Gottifredi Maffioli, dimostrazione di responsabilità e rispetto verso il nostro pianeta, è stata, nel 2020, la decisione di usare unicamente Dyneema a base biologica nella produzione del 100% delle proprie cime di navigazione e ormeggio, per ridurre l’impatto ambientale delle proprie attività di produzione.
Ciascuno di noi, nelle proprie azioni quotidiane, può fare la differenza, attraverso piccoli accorgimenti come per esempio evitare di consumare più del necessario, facendo scelte consapevoli e utilizzando meno plastica possibile.
La situazione attuale degli oceani vista attraverso gli occhi dei velisti oceanici
>> Con Giancarlo Pedote, Ambrogio Beccaria, Vittorio Bissaro e Alberto Riva
Abbiamo voluto sentire le testimonianze di chi gli oceani li conosce bene perché li naviga da anni, chiedendo a 4 nomi importanti della vela oceanica di condividere con noi, in questa importante occasione, la propria esperienza.
Giancarlo Pedote alla Vendée Globe 2020 è stato il miglior Italiano di sempre. Ripeterà quest’avventura nel 2024, con il supporto tecnico di Gottifredi Maffioli, condividendo i valori della tutela degli oceani e della sostenibilità.
Proprio alla prossima Vendée Globe, Giancarlo avrà a bordo attrezzature sviluppate da Prysmian Electronics per il monitoraggio dello stato di salute degli oceani: dati come temperatura e salinità dell’acqua in cui navigherà saranno trasmessi, analizzati e validati dal CMCC Foundation – Centro Euro Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici e messi a disposizione delle comunità scientifiche internazionali.
“Durante la mia ultima regata ho incontrato in oceano degli enormi pezzi di legno che erano stati persi da un cargo; capita purtroppo a tante imbarcazioni di subire danni per questo genere di problema, dovuto principalmente alla mancanza di una regolamentazione e di controllo sulle attività delle navi-cargo.
I cambiamenti climatici si fanno sentire anche quelli, una delle conseguenze è l’aumento delle alghe in mare, per esempio nelle latitudini tra il 10° Nord e il 10° Sud dell’Equatore si incontrano proprio isole di alghe che possono anch’esse causare problemi alle imbarcazioni.
Nonostante questi problemi evidenti, l’emozione di navigare e l’immensa bellezza degli oceani mi portano ogni giorno a impegnarmi per salvaguardarli, nella mia attività come navigatore e nella condivisione di valori importanti legati al comportamento responsabile di ciascuno di noi.”
Ambrogio Beccaria ha vinto per la prima volta nella storia della vela italiana la Mini-Transat nel 2019, la storica transatlantica in solitario. Ha ricevuto il premio “Velista dell’anno” 2018 e 2019 e è stato insignito dell’Ambrogino d’oro nel 2020. Nel maggio scorso ha lanciato il suo nuovo progetto totalmente Made in Italy, “Alla Grande”, che lo vedrà impegnato fino al 2024 a bordo dell’omonima barca, un Class40 di ultimissima generazione che salperà il prossimo agosto in occasione della Palermo-Montecarlo.
Il suo impegno nella salvaguardia degli oceani è tangibile, di recente è diventato ambassador della One Ocean Foundation. È protagonista in alcuni eventi della Milano Ocean Week (8-12 giugno 2022) come testimone diretto della situazione degli Oceani.
Ambrogio cita una frase di un film famoso – “Da grandi poteri derivano grandi responsabilità” – gli oceani e gli ecosistemi marini sono a rischio e sta a noi salvaguardarli. Continua condividendo una sua opinione: “Penso che sulla terraferma si vive, oggi, un’angoscia climatica pesante, perché effettivamente la comunicazione che viene fatta su alcuni temi è quasi terroristica. Questo aspetto per fortuna non lo vedi per tutto il tempo quando sei in mare. Vivo ogni volta in modo molto intenso l’emozione di navigare e da qui proviene la mia motivazione per continuare a farlo e il mio impegno per dare sempre il mio meglio.”
Navigatori oceanici e velisti contribuiscono ogni giorno allo studio e alla tutela degli oceani, fornendo preziosi dati agli studi di ricerca o sensibilizzando i giovani sulle tematiche ambientali.
Oggi, uno dei problemi principali che preoccupa di più i navigatori oceanici di tutto il mondo, sono i rifiuti. Non più solo tempeste, isolamento e problemi di orientamento, ma enormi container, isole di rifiuti e isole di alghe che rischiano di far danni importanti alle imbarcazioni.
Vittorio Bissaro è stato azzurro a Rio 2016 e campione del mondo nel 2019 nei Nacra 17. Dal 2016 collabora con il progetto Maserati Multi 70 di Giovanni Soldini, contribuendo anche come specialista, vista la sua laurea in ingegneria aerospaziale.
Parlando con Gottifredi Maffioli conferma quanto sia fondamentale una presa di responsabilità da parte di chi l’oceano lo vive oggi e vuole che ognuno nel futuro possa viverlo:
“Il mare è grandissimo, ce ne si accorge quando si fanno traversate oceaniche. Ma anche lui, come le sue risorse, ad un certo punto finisce. Andare per mare in maniera responsabile non è un’opzione per preservarlo, è l’unica.
Una cosa che amo quando navigo in mezzo al mare è vedere spuntare un cetaceo o un grande pesce, lo vedo come un segnale da interpretare: può essere una riflessione sullo stato dei mari o una conferma o messa in discussione di qualche scelta tattica. In ogni caso un’esperienza che vorrò mio figlio possa vivere.”
Alberto Riva ha navigato con alcuni fra i più conosciuti navigatori italiani (Soldini, Fantini, Beccaria). Laureato in ingegneria fisica specializzato in nanotecnologie, svolge data analysis e segue ricerca e sviluppo di nuovi dispositivi elettronici per la navigazione. Nel 2019 si aggiudica il titolo di Campione Italiano Classe Mini 650 (categoria Proto). Nel 2020 e e 2021, su EdiliziAcrobatica, conquista sia il titolo di Campione Italiano Classe Mini 650 (categoria Serie) sia il primo posto dell’International Ranking. Conclude il suo progetto mini tagliando il traguardo in seconda posizione alla Mini-Transat 2021. Oggi punta ad un nuovo progetto Class 40.
Alberto sottolinea che navigare sia per lui un’avventura sportiva e umana fatta di passione e condivisione, e ci pone una domanda:
“Agli uomini di Ulisse bastarono dei tappi di cera per non sentire le Sirene. A noi basterà tapparci occhi e naso contro i 7 Giganti-isola di rifiuti, tra cui Great Pacific Garbage Patch grande come tutta la penisola iberica?”
Il contributo attivo di ciascuno di noi, i progetti di tutela degli Oceani e la sensibilità verso l’ambiente sono le chiavi per raggiungere l’obiettivo di salvaguardare l’Oceano per poter continuare a vivere le emozioni che da migliaia di anni hanno spinto gli uomini a navigare per scoprire il mondo e sé stessi.
Immagine di copertina – Foto credit – ClubSwan Racing – Studio Borlenghi